Alla scoperta del Parco: tra ghiacciai, ponti tibetani, flora, fauna e storia d’altri tempi
Arrivo a S. Caterina Valfurva nel primo pomeriggio con pranzo al sacco (h. 13.00/14.00). Incontro con la guida e breve escursione guidata nei dintorni con introduzione all’ambiente naturale del Parco. Cena in hotel, in serata proiezione di filmato sul Parco Nazionale dello Stelvio.
Sveglia, prima colazione e ritiro cestini per il pasto di mezzogiorno. Incontro con la guida e trasferimento in minibus o Land-Rover fino al Rifugio Forni (m. 2200) contornato dalla omonima Cembreta (foresta monofita di pino cembro iscritta dal C.N.R. nei biotipi nazionali). Partenza per l’escursione giornaliera in direzione del Ghiacciaio dei Forni. Seguendo il Sentiero Glaciologico del Centenario che sale gradualmente a mezzacosta si raggiungono i due caratteristici Ponti Tibetani e il piccolo Laghetto di Rosole. Proseguimento in direzione del Rifugio Branca (m. 2493) e nelle vicinanze pranzo al sacco.
A seguire visita ad alcune postazioni militari della Grande Guerra e discesa fino al Rifugio Forni. Rientro in hotel in minibus o Land-Rover. Cena e pernottamento.
Osservazioni: adattamento della flora alpina al progressivo aumento di quota, sfruttamento dell'ambiente alpino per la produzione di energia elettrica, orogenia, geologia, glaciologia, fauna protetta e cenni storici.
Sveglia, prima colazione e ritiro cestini per il pasto di mezzogiorno. Partenza con Vs. autobus alle ore 09.00 ca. da S. Caterina Valfurva. Sosta a S. Antonio Valfurva per la visita al Museo Vallivo “Mario Testorelli” e al Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio. Pranzo al sacco e nel primo pomeriggio partenza per il rientro a casa. Fine del programma.
Il Museo Vallivo “Mario Testorelli”: il ricco patrimonio storico-etnografico raccolto negli anni, documenta la storia, la cultura, le tradizioni contadine e artigiane locali attraverso un allestimento che cerca di ricreare gli ambienti e l’atmosfera reale e mira al contempo a un’attenta comunicazione didattica. Il percorso museale si snoda tra gli ambienti domestici, la stanza e la cucina e le antiche botteghe dove lavoravano gli artigiani: falegnami, calzolai, funai, fabbri. Altre sezioni documentano le attività casalinghe, agricole e pastorali. Sicuramente grande fascino suscitano il mulino per la macinazione della segale e il forno a legna per la cottura del pane. Le vicende della valle e dei suoi abitanti sono rievocate dagli oggetti raccolti nelle sezioni dedicate al costume, alla scuola, all’arte sacra, alla montagna e all’alpinismo e alla Prima Guerra Mondiale.
Il Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio permette di avere una visione d’insieme degli aspetti naturali e umani del Parco. La visita viene guidata da una grande parete di navigazione visibile da tutti i tre piani in cui si articola il centro. Su di essa sono visibili immagini di alcuni degli aspetti salienti del Parco, suddivisi in tre temi fondamentali: fauna, paesaggio e flora, strutture antropiche. Questi tre temi vengono sviluppati negli ambienti espositivi mediante pannelli informativi, reperti e una serie di postazioni multimediali. È possibile tanto l’approfondimento su singole tematiche quanto l’esplorazione/navigazione tra i diversi temi così da rendersi conto della ricchezza di interazioni tra tutte le componenti, naturali e umane, che costituiscono il Parco nel suo insieme. Uno spazio particolare è dedicato al Gipeto, grande avvoltoio reintrodotto sulle Alpi dopo l’estinzione avvenuta all’inizio del XX secolo.
La quota comprende:
*Richiedete le ns. tariffe per il
transfer bus A/R dalla località di partenza.
ATTIVITA’ ALTERNATIVE POSSIBILI:
N.B.: possibilità di modificare i programmi secondo le esigenze del gruppo