Turismo Scolastico

Natura al Parco Nazionale dello Stelvio

“Pacchetto natura Parco dello Stelvio”

PACCHETTI CON TARIFFE SPECIALI

PER GRUPPI MIN. 20 STUDENTI

 

SOGGIORNO TIPO

 

LOMBARDIA

HOTELS*** o **

base a S. Caterina Valfurva

 

proposta 4 gg. (3 notti)

Euro 198,00

 

proposta 3 gg. (2 notti)

Euro 140,00

 

proposta 2 gg. (1 notte)

Euro 80,00

 

 

Le quote elencate comprendono:

  • assistenza e accompagnamento di Guida Alpina o Accompagnatore di Media Montagna;
  • pensione completa con pranzo al sacco e bibita per il mezzogiorno, (formula speciale giovani);
  • proiezione audiovisivi e diapositive, lezioni teoriche;
  • trasporto interno come da programma
  • gratuità agli accompagnatori!

*Richiedeteci le ns. tariffe per il transfer bus A/R dalla località di partenza.

- Periodi di effettuazione:

  • dal 21 Aprile al 10 Giugno 2021
  • autunno a richiesta

 

Programma escursioni guidate nel Parco base a S. Caterina Valfurva (programma generale)

1° giorno: Arrivo a S. Caterina Valfurva ore 13/14 presso l'hotel prenotato, sistemazione nelle camere.Incontro con la Guida Alpina ed escursione guidata nei dintorni di S. Caterina Valfurva con introduzione all'ambiente naturale del Parco. Rientro in hotel, cena. Nella serata proiezioni di filmati sul Parco Nazionale dello Stelvio.

2° giorno: Sveglia, prima colazione e ritiro cestini per il pasto di mezzogiorno. Partenza per le Baite dell'Ables mt 2254 con l'accompagnamento ed assistenza della Guida Alpina. Seguendo una comoda stradina si giunge alle malghe di Pradaccio dove e' possibile visitare un alpeggio di struttura classica in cui viene usata la tradizionale zangola ad acqua per la trasformazione della panna in burro. Attraversando una particolare piana di origine glaciale (periodo wurmiano) si giunge alle baite di Raseit e quindi alle Baite dell'Ables. Lungo questa traversata si ha un'ampia veduta panoramica sulle seraccate della parete Nord del Monte Tresero, con possibilita' di avvistamento di aquile. Sosta per il pranzo, e lezione di comportamento in montagna. Dalle Baite dell'Ables veduta panoramica sulla Valfurva, Val del Gavia e sul Corno dei Tre Signori, incrocio dei confini con le province di Trento e Brescia. Scendendo verso S. Caterina si attraversano delle zone boschive di conifere habitat del cervo nobile e del capriolo. Nell'opposto versante della vallata sono ben visibili le piste di S. Caterina. Rientro in paese, visita guidata con cenni sulle origini e la storia del villaggio.
Osservazioni: attività agricole alpine, glaciologia, geografia, flora e fauna protette, situazione di convivenza tra parco naturale e strutture turistiche, cenni storici.

3° giorno: Sveglia, prima colazione e ritiro cestini per il pasto di mezzogiorno. Incontro con la Guida Alpina e partenza a piedi per la localita' Forni sita nella Valle dei Forni tra tipiche frazioni di maggenghi. Veduta sulla vedretta di Cerena e sulla valle sottostante. Si continua passeggiando sino al rifugio Forni contornato dalla omonima Cembreta, (foresta monofita di pino cembro iscritta dal C.N.R. nei biotipi nazionali), dove ci si affaccia ad un suggestivo ambiente di alta montagna: le valli dei Forni e del Rosole. Si é quì al cospetto del monte Cevedale mt. 3780 e del Ghiacciaio dei Forni. Visita alla diga di presa degli impianti idroelettrici AEM e proseguimento per il rifugio Branca. Percorrendo per un tratto il Sentiero Glaciologico del Centenario si giunge al rifugio mt. 2493, colazione al sacco nei pressi. Lezione di comportamento in ambiente naturale ed osservazioni ravvicinate su un laghetto di origine morenica. Visita ad alcune postazioni militari della prima "Grande Guerra" mondiale. Rientro verso la Malga dei Forni e proseguimento per il tratto iniziale della Valle Cedec. Per la stradina che scende dal rifugio Pizzini si rientra al rifugio Forni e quindi in minibus o Land-Rover fino a S. Caterina Valfurva.
Osservazioni: adattamento della flora alpina al progressivo aumento di quota, sfruttamento dell'ambiente alpino per la produzione di energia elettrica, orogenia, geologia, glaciologia, fauna protetta e cenni storici.

4° giorno: Sveglia, prima colazione e ritiro cestini per il pasto di mezzogiorno, partenza per la Val Zebrù. Breve trasferimento in autopulman per Madonna dei Monti, antico nucleo rurale originario della Valfurva, con visita di alcune baite del 1600 tuttora utilizzate come residenza stagionale per l'agricoltura. si inizia l'escursione da Niblogo mt 1600, una delle piccole frazioni che si affaccia sulla Val Zebrù. Dapprima lungo una mulattiera panoramica e poi per la stradina forestale ci si inoltra in Val Zebrù, la valle più rappresentativa del Parco dal punto di vista naturalistico. L'escursione si svolge lungo la valle sino al Rifugio del Parco mt. 1828 (localita' Zebrù di fuori) e poi alle Baite di Campo mt. 2000 (ristoro).La valle offre una giornata ricca di emozioni per il sicuro avvistamento di molte specie animali, (marmotte, stambecchi, caprioli, camosci e cervi) e molte specie vegetali, (fiori ed erbe alpine). E' probabile l'avvistamento dell' aquila. Ritorno per la stradina che porta a S. Gottardo, antico tracciato militare d'accesso alla valle durante la "Grande Guerra", e discesa su S. Antonio Valfurva. Osservazioni: flora, fauna e loro adattamento, geomorfologia alpina (bastionate della Reit e del Monte Cristallo), habitat e comportamento animale e architettura rurale.
Ore 15.00 partenza in bus, fine del soggiorno.

N.B.: possibilità di modificare e personalizzare il programma delle escursioni secondo le esigenze e le preferenze del gruppo

Dettaglio programmi